GrimGrimoire OnceMore: la recensione

Dagli sviluppatori di Vanillaware, il classico gioco di strategia giapponese è stato rimasterizzato per Nintendo Switch, con nuove funzionalità da esplorare

Man mano che progredirete nel gioco, infatti, gli elementi interattivi a schermo aumenteranno a dismisura, sia in termini quantitativi, che in termini di differenziazione: spesso e volentieri vi ritroverete con l’immagine completamente occupata da creature ostili o a voi assoggettate, in continuo movimento sulla mappa di gioco, ciascuno con il proprio obiettivo (impostato da voi o automatico), iniziando a creare un certo senso di ansia e confusione. Anche le molteplici possibilità di scelta nei sottomenu, sia per quanto riguarda le creature che sarà possibile evocare dopo averle sbloccate lungo l’asse principale del canovaccio, sia per quanto concerne le diverse azioni che ciascuna di esse potrà eseguire o i diversi obiettivi verso cui concentrare i vostri sforzi, potrebbero finire per soverchiare la capacità di lettura e interpretazione delle informazioni a schermo, per molti giocatori: la soluzione migliore è quella di mantenersi sempre calmi, valutando attentamente e senza tensioni lo svolgersi dell’azione, identificando gli obiettivi primari per non soccombere sotto la pressione di una costante minaccia. Spesso, infatti, il titolo introduce vere e proprie fasi assimilabili a quelle del genere tower defense, all’interno delle quali la principale preoccupazione da parte vostra dovrà necessariamente essere indirizzata alla difesa, anziché alla raccolta di elementi o all’attacco di nemici o componenti ambientali. La chiave del titolo risiede proprio nella capacità di gestire al meglio gli obiettivi dinamici che ogni missioni vi metterà dinnanzi, senza soffermarsi sempre sulle stesse dinamiche, seppur sperimentate con successo nel corso dei quadri precedenti.

Diversi sono i miglioramenti apportati dallo sviluppatore per la versione rimasterizzata proposta su Switch: GrimGrimoire OnceMore infatti espande il classico Vanillaware con un albero delle abilità nuovo di zecca, intrigante per la libertà di personalizzazione che lascia nelle mani dell’utente; un’interfaccia utente migliorata, senza dubbio in grado di venire incontro al fruitore per quanto concerne la problematica sopra descritta della eccessiva confusione messa davanti agli occhi del giocatore in determinate fasi del prodotto; una art gallery semplicemente affascinante, visto che al di là di qualsiasi altro discorso, il punto forte della produzione (come per quasi tutti i prodotti Vanillaware) resta proprio la direzione artistica, splendidamente sorretta da stilistiche illustrazioni tutte da ammirare nel fascino dell’alta definizione. Le avventure di Lillet Blan, infatti, non sono mai state così belle da osservare, grazie a una grafica rimasterizzata e meravigliosamente disegnata a mano, per la prima volta fruibile anche in alta definizione (per quanto il titolo faccia la sua bella figura anche quando fruito in modalità portatile: una modalità sostenuta anche dalla struttura di gioco che, essendo suddivisa in svariate missioni non eccessivamente longeve se prese singolarmente, si presta molto ad una fruibilità mordi & fuggi, tipica delle console on the go).

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La recensione

6.5 Il voto

La meravigliosa direzione artistica brilla, nella versione in HD del titolo Vanillaware, capace di coinvolgervi in un mondo affascinante e ricco di contenuti. Persino eccessivi, quando le dinamiche strategiche in tempo reale si sovrappongono in maniera a volte confusionaria con quelle tower defense.

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