Graficamente FRS si fa apprezzare per una visuale isometrica dall’alto che ricorda un po’ i classici giochi della serie Micro Machines ma anche, e soprattutto, per una particolare interpretazione della pixel art che utilizza la controparte tridimensionale dei pixel, ossia i voxel. Dunque, i fumi di scarico dei nostri veicoli, le esplosioni, le fiamme nonché ovviamente i nostri mezzi a quattro ruote saranno declinati in questa particolare modalità “cubista”. La resa grafica è particolare sebbene paghi un po’ lo scotto dell’origine mobile del titolo. Se infatti tutto sommato in modalità portatile FRS si difende piuttosto bene, non altrettanto si può dire quando giocato su un grande schermo tv casalingo. L’adattamento Switch fortunatamente non è privo di dinamiche studiate ad hoc per questa versione. La prima è l’introduzione di un multiplayer locale che consente, sia in modalità cooperativa che in modalità versus a due giocatori di condividere lo schermo e la loro fuga dai folli inseguitori. La seconda è un ovvio cambiamento della modalità di fruizione rispetto al gioco mobile. Il passaggio dal free to play con add on a pagamento alla versione attuale lanciata per Switch era quasi obbligato.
Be mad or be dead, traducibile bene o male con sii folle o muori, è il claim di lancio di FRS, riuscendo a racchiudere in una frase un po’ tutto il concetto di gioco. Questo endless (car) runner richiede una continua e frenetica corsa guidata perlopiù dall’istinto e dalla conoscenza del campo di gioco. Le quattro arene disponibili sono ben caratterizzate sia dal punto di vista grafico che dall’impatto che esse hanno sullo stile di guida. Il grip, infatti, sarà estremamente differente tra la landa desertica e quella totalmente ghiacciata, così come quella che troveremo nel lava dome. Dopo alcune ore di gioco l’impressione generale che ci siamo fatti è quella di un gioco non perfetto ma in grado di intrattenere piacevolmente con la sua vena folle e le sue corse a gas aperto a tutta dall’inizio alla fine. Tuttavia dopo qualche ora sopravviene una certa ripetitività dovuta in primis dal fatto che la raccolta di risorse è un po’ fine a sé stessa. È vero che più taniche di benzina riusciremo a collezionare e più saremo in grado di sbloccare nuove auto e nuovi armamenti, tuttavia questi al fine pratico e ludico si rivelano non così impattanti e di appeal. Inoltre, le arene stesse risultano alla lunga un po’ troppo vuote e prive di appeal.
La recensione
Il primo impatto con Fury Roads Survivor è davvero ottimo, corse folli sempre a tavoletta, un setting che per noi nostalgici dei vari Mad Max è semplicemente imperdibile, customizzazioni cattivissime per i nostri veicoli e molto altro. Tuttavia dopo alcune ore di gioco sopravviene una certa ripetitività che inficia un pò il giudizio generale, insieme alla percezione di un gioco originariamente realizzato per mobile. In ogni caso in modalità portatile anche su Switch FRS rende davvero al meglio, ideale per qualche gara mordi e fuggi.