Theatrhythm: Final Bar Line: la recensione

L'enciclopedia musicale del mondo Final Fantasy inclusa in un rhythm game sublime.

Theatrhythm Final Fantasy è un rhythm game basato sull’arcinoto franchise Square Enix, nato nel 2012 per Nintendo 3DS, titolo poi seguito da diversi sequel quali Curtain Call nel 2014, Theatrhythm Dragon Quest nel 2015 e All-Star Carnival nel 2016. La meccanica di gioco semplice ed accattivante, complice la cassa di risonanza data dal brand madre, ha fatto da traino in tutti questi anni ad un successo dietro l’altro, tanto da riuscire a ritagliarsi un certo seguito di affezionati ed una critica sempre ottima. Il 2023 è, come sappiamo, l’anno del 25° anniversario dal lancio di Final Fantasy VII, uno dei più iconici ed amati della serie. Nel novero dei titoli che Square Enix ha deciso di lanciare a supporto di questa celebrazione va ad inserirsi l’intrigante Theatrhythm: Final Bar Line, nuovo capitolo della saga musicale, nonché primo episodio disponibile in modalità non solo portable.

Prima ancora delle meccaniche di gioco, degli aspetti tecnici e grafici quello che balza all’occhio, e che ha destato un certo interesse già al momento dell’annuncio è il fatto che questo titolo a livello contenutistico è semplicemente enciclopedico. Abbiamo tra le mani qualcosa come quasi 400 brani musicali, riarrangiati ad hoc, tratti da un totale di 29 giochi che svariano da Final Fantasy I a Final Fantasy XV, allargandosi anche a F.F. Tactics, Chochobo Racing, Crystal Chronicles, Dissidia e molto altro. Una mole di contenuti da far cadere la mascella a qualsiasi fan dei lavori made in Square Enix ma in grado di destare curiosità ed interesse anche in chi, come il sottoscritto, ha giocato solo i capitoli più rappresentativi. Il concept di gioco è estremamente semplice e lineare, trattandosi di un rhythm game con elementi RPG altrettanto accattivanti. Final Bar Line è uno di quei giochi che iniziata una partita è davvero difficile da chiudere, livello dopo livello finiremo incantati dalle musiche ma anche dalla grafica super colorata, dagli effetti luce indovinati e da un livello di sfida in grado di spronarci a fare sempre meglio. L’approccio grafico cute è senza dubbio azzeccato, con personaggi deformed tanto carini quanto tosti.

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