Gli elementi più bizzarri che si innestano in questa simulazione a tratti molto “quotidiana” e qualunquista, seppur stranamente intrigante, sono legati a situazioni di lavoro davvero inaspettate, dove il team di lavoro sfrutta la forza creativa del mezzo di intrattenimento digitale per sbizzarrirsi al di fuori degli schemi del puro realismo. Niente di forzato, però, cercando di mantenere sempre un barlume di verosimiglianza pur inserendo il giocatore in contesti fantasiosi. Ripulire un rover astrospaziale…ma sul suolo di Marte, con tanto di balzi dell’avatar diversi da quelli altrimenti ottenibili sul pianeta terra, piuttosto che tirare a lucido un’antica e gargantuesca statua emersa da alcuni misteriosi scavi archeologici…sono solo alcune delle situazioni all’interno delle quali verrete catapultati, selezionando le Modalità Extra e non quella strettamente di Carriera offerte nel basilare menu di navigazione che vi si presenterà tra una missione e l’altra. Con quel pizzico di meta-linguaggio videoludico derivante dalla collaborazione con Square-Enix, che non fa mai male: proprio per festeggiare il suo arrivo su Nintendo Switch, infatti, il gioco si arricchisce di un pacchetto aggiuntivo scaricabile gratuitamente nel quale potremo mettere alla prove le nostre capacità di pulitori, affrontando la sfida affascinante per dimensioni e valore iconico del luogo, offerta dal maniera di Lara Croft, l’eroina di Tomb Raider. Girovagare per i corridoi della magione, incontrando impolverati reperti scovati dall’eroina di Crystal Dynamic durante le sue scorribande in tombe antiche, tra i quali anche i resti di un vero e proprio T-Rex, non ha prezzo. Quantomeno per gli amanti delle idropulitrici da salotto! E non è tutto: la stessa casa di sviluppo giapponese ha già confermato che, nel corso del 2023, è previsto l’arrivo niente meno che di un pacchetto ispirato alla Midgar di Final Fantasy VII, con il carico di (sporgo e arrugginito) steampunk: non vediamo l’ora di rimettere in senso quelle strane attrezzature di metallo e magia!
Dal punto di vista puramente tecnico, il gioco è molto semplice e basilare, sia in termini di geometrie e masse poligonali, che di effetti di luce, superficie e rifrazioni. Per un titolo fortemente improntato al realismo dei materiali, degli effetti idropulitrici dei getti d’acqua e delle ambientazioni, sempre riportate a crismi estetici realistici, avremmo potuto aspettarci qualcosa di più, anche in considerazione del fatto che le aree di gioco sono sempre molto limitate, essendo costituite da ambienti piccoli che ruotano attorno all’oggetto primario al centro della nostra attenzione lucidatrice. Va al contempo notato però con piacere come l’esperienza di gioco risulti piuttosto fluida, presumibilmente con un frame rate costantemente attorno ai 30fps, riuscendo a intrattenere pad alla mano, pur senza entusiasmare né a livello visivo né con particolari risultati fisici, lasciando una certa sensazione di piattezza generale. L’elemento chiave che però manca per renderlo davvero apprezzabile nella sua trasposizione su Switch è la mancata implementazione dei sensori di movimento che, soprattutto per chi è abituato a giocare con i JoyCon separati (come ai tempi dei Wiimote e del Nunchak) risulterà spiazzante, tanto da farvi proprio percepire qualcosa di sbagliato nel sistema di controllo. Per spezzare però una lancia a favore del titolo, l’implementazione del multiplayer locale risulta invece ottima e ottimale, andando a impennare notevolmente il divertimento e il coinvolgimento nella fruizione dell’opera, se condivisa con un amico o un familiare, comodamente seduti sul divano di casa.
La recensione
Divertente, inaspettato e assolutamente inusuale: Powerwash Simulator parte da un presupposto originale e fuori di testa e riesce nel suo intento, fortemente improntato a un divertimento immediato ed accessibile. Una maggior cura in certi elementi tecnici e soprattutto nell'implementazione di un sistema di controllo più efficace potrebbero, magari con future patch, aumentarne anche il valore oggettivo al di là del puro gusto personale.