Harvestella: la recensione

Quando Harvest Moon e Stardew Valley incontrano Final Fantasy, nasce la poesia di una nuova opera made by Square-Enix

Il ciclo di gioco, quindi, ricalca da vicino quello di un Rune Factory, dove sarete spinti a esplorare sia le regioni esterne che i dungeon per raccogliere materie e materiali di vario tipo, anche e soprattutto attraverso combattimenti con creature ostili, per poi riutilizzare quanto recuperato per la costruzione di utensili e strumenti atti soprattutto a coltivare i vostri campi, da cui ricavare a loro volta cibo e risorse necessarie tanto per il baratto quanto per il vostro stesso sostentamento. Rispetto alla serie Marvelous, l’impostazione sul versante d’azione è maggiormente marcata, più curata e capace di offrire un sistema di combattimento più appagante, seppur dovrete pazientare un po’ prima di riuscire a sbloccare opzioni di attacco, schivata, magia e quant’altro davvero intriganti, passando per una prima fase più basilare e lenta, anche piuttosto duratura. Questo è per altro un difetto quantomeno parziale che interessa un po’ tutta l’opera: anche sul versante gestionale inizialmente non vi verranno offerte moltissime opzioni di intervento, semina, coltivazione e commercio, andando ad ampliare il tutto in maniera progressiva ma forse un po’ troppo restia nel lasciare andare la mano del giocatore in maniera più libera ed autonoma. Inoltre, la parte di tessitura della rete di relazione interpersonali con tutti gli altri NPC presenti nel villaggio e sparsi per le diverse aree del mondo di gioco, piuttosto ampio e ben caratterizzato anche in termini di diversificazione, non solo impiegherà del tempo per ingranare, ma resterà comunque piuttosto limitata, in termini di occupazione del tempo di gioco all’interno del suo ciclo primario: amicizie, matrimoni, riproduzione…sono tutti aspetti che non sapranno soddisfare chi, in opere simili ma differenti come Story of Seasons, trovano l’apice del loro interesse e del loro piacere videoludico proprio nella gestione di questi elementi che potremmo definire sociali. L’avatar al centro dell’opera, infatti, è troppo impegnato/a ad indagare le vicende che interessano l’universo finzionale in termini di sopravvivenza globale, per dedicarsi con passione alla gestione dell’aspetto interpersonale. Gli aspetti meno convincenti, però, non sono tanto legati all’amalgama delle diverse nature del prodotto, comunque ben bilanciati al di là degli specifici gusti e delle peculiari preferenze soggettive, quanto alla struttura poco fruibile di determinati elementi di “QoL“: la barra della stamina sarà una spada di Damocle sempre presente durante l’esplorazione dei dungeon, tanto da guastarne a volte la possibilità di goderseli appieno sotto il profilo dell’avventura e del combattimento; le fasi di esplorazione della mappa del mondo di gioco possono in alcuni casi gravare sul ritmo di fruizione; l’obbligo di riposare sempre a casa propria per completare un ciclo, salvare i propri progressi e segnare l’avanzamento della storia principale può finire per annoiare il giocatore, a un certo punto dell’opera, così come la perdita delle proprie colture a ogni passaggio di stagione, seppur a causa di un elemento fortemente narrativo come il Quietus. Insomma, un minimo di cura in più sotto il profilo della comodità d’uso delle dinamiche tanto gestionali quanto esplorative avrebbe senza dubbio giovato sul giudizio complessivo dell’opera.

Sotto il versante puramente tecnico, il gioco evidenzia da un lato un budget limitato, rispetto alle grandi produzioni cinematografiche della casa di sviluppo, ma al contempo una convinzione comunque più che discreta nel mettere in scena qualcosa di intrigante e, in particolare, una cura non banale sotto il versante della direzione artistica e della sua resa a schermo. Se la mole poligonale di personaggi e ambienti è semplificata e non particolarmente ricca, risultando a tratti un po’ squadrata e poco armoniosa, se la risoluzione dell’immagine appare a tratti un po’ sfuocata (soprattutto in modalità portatile), se le animazioni non sono senza dubbio tra le più fluide, numerose e concatenate tra quelle viste su Nintendo Switch, va altrettanto riconosciuto ad Harvestella il merito di gestire invece in maniera affascinante diversi aspetti. I tempi di caricamento, per quanto forse un po’ troppo frequenti, sono in media davvero poco invasivi, garantendo una fruizione adeguata anche in modalità “on the go“; gli effetti di luce e rifrazione, affiancati da illuminazione discreta e un buon effetto di bloom , trasmettono quella sensazione di magica atmosfera propria di un mondo fantasy come quello proposto; molte animazioni sono ottimamente gestite nelle fasi di gestione agreste, facilitando enormemente la reiterazione delle principali attività di semina, dissodamento del terreno e raccolta; una volta sbloccati, anche la resta visiva degli attacchi in combattimento riuscirà a strappare più di un anelito di ammirazione, coinvolgendovi nella frenesia della lotta. Il tutto con una fluidità non elevatissima, ma al contempo mai zoppicante. Senza mai dimenticare l’ispirazione stilistica, davvero solida e costante nel mantenersi su livelli più che discreti, per quanto concerne il character design, la direzione artistica dei mostri e più in generale, la messa in opera di un mondo immaginifico non originalissimo, ma curato e coeso. Insomma, il gioco è chiaramente una produzione AA, che non fa molto per nascondere le sue umili origini ma al contempo va fiero della propria identità.

PUBBLICITÀ

La recensione

7 Il voto

La ricetta di Harvestella è davvero ottima, ricalcando in qualche modo le orme di Rune Factory, con una impostazione ancora più JRPG ed action, dinamica e moderna. Purtroppo il mix con gli elementi di simulazione agreste non è perfettamente bilanciato e questo, soprattutto se unito ad alcune scelte QoL piuttosto anacronistiche, non gli permette di spiccare il volo, pur restando un'avventura senza dubbio piacevole, che speriamo possa essere il primo passo di un nuovo filone in casa Square-Enix.

Valutazione

  • Il votaccio insert 0
Guida alle valutazioni
PUBBLICITÀ

ARTICOLI CORRELATI

Prossimo articolo

Lascia un commento

ULTIMI COMMENTI

VIDEO

Ben tornato!

Effettua l'accesso

Crea un account!

Compila i seguenti campi per registrarti

Recupera password

Per favore, inserisci il tuo Username o la tua Email per recuperare la password.

Crea nuova Playlist