Le due intelligenze artificiali, oltre a svolgere il prezioso ruolo di spalla del detective principale dal punto di vista narrativo, sono estremamente utili in quanto dotate di un set di skills di tutto rispetto e davvero fondamentali ai fini dello svolgimento delle indagini. Le AI Ball sono infatti in grado di effettuare scansioni termiche, vedere attraverso muri, superfici e molto altro. Il gameplay è suddiviso in due fasi ben distinte che tuttavia si amalgamano alla perfezione: una fase di indagine classicamente intesa che si svolge nel mondo reale dei due detective ed una fase che si svolge in una sorta di realtà virtuale (il Somnium, una sorta di rappresentazione digitale del subconscio umano) dove ad essere protagonisti sono invece le protesi oculari AI Ball, che qui assumeranno una loro tangibilità fisica. I nostri due investigatori sono infatti esperti nell’utilizzo dello psync, ossia appunto un macchinario (che potrebbe vagamente ricordare la capsula con cui vengono trasferite le coscienze nel film Avatar) tramite il quale sarà possibile letteralmente mettere piede all’interno dei sogni e del subconscio dell’indagato, rendendogli virtualmente impossibile mentire. In queste fasi di gioco praticamente entreremo in piena connessione con gli indagati e, tramite esplorazione ed intuizioni, avremo la ghiotta opportunità di raccogliere preziosi elementi di indagine.
NI spinge l’asticella qualitativa del genere veramente molto in alto e sotto diversi aspetti. La qualità della narrazione e la freschezza, nonché il ritmo con il quale essa viene portata avanti è davvero notevole. Il livello grafico sia in game che nelle cut scene (frequenti ma non troppo invasive) è molto buono e accompagnato da una colonna sonora che si fa ricordare in alcuni dei suoi brani. Uno degli aspetti nei quali Spike Chunsoft ha svolto un lavoro davvero eccellente è stato nel muovere un genere solitamente statico come la virtual novel verso un dinamismo ed una varietà di gameplay visti raramente e più tipici di un adventure. Non saremo infatti meri lettori di una storia con la possibilità di qualche interazione qua e là, bensì protagonisti di un’avventura che si apre ad elementi solitamente inediti in questo genere (in primis l’esplorazione in terza persona ma anche le meccaniche di interazione all’interno del Somnium). Molto apprezzabile anche la struttura narrativa ad albero, accessibile dal menu opzioni. Tramite questa modalità potremo accedere ai diversi nodi della storia e, senza dover necessariamente rifare tutto da capo, potremo provare a far progredire la storia anche prendendo una scelta differente al bivio narrativo in questione. Quest’ultimo elemento è senza dubbio uno stimolo molto forte per portare a completamento una fetta davvero ampia di storia e sotto-trame.
La recensione
Le premesse per un gran titolo c'erano tutte, a partire da un prequel ottimo, uno sceneggiatore dalle grandi capacità ed un gameplay rinnovato ma non stravolto. Il risultato finale non ha certo disatteso queste aspettative, risultando una visual novel innovativa e piacevole, con tanti elementi adventure che al momento ne fanno un elemento quasi unico nel panorama videoludico. Personaggi azzeccati, storia intrigante, comandi responsivi e la chicca della struttura narrativa ad albero fanno di AI: THE SOMNIUM FILES – NirvanA Initiative un must per tutti quelli che desiderano un'avventura crime ricca e stimolante.
