AI: THE SOMNIUM FILES – NirvanA Initiative (che da qui in poi per comodità chiameremo semplicemente NI, abbreviazione di Nirvana Initiative) è il seguito di AI: THE SOMNIUM FILES, titolo del 2019 sviluppato da Spike Chunsoft. Entrambi i titoli della serie sono stati scritti e diretti da Kotaro Uchikoshi, già autore della serie Zero Escape, aspetto questo che già ci può dare qualche elemento utile per aspettarci un gioco adventure / visual novel di alta qualità. Questo seguito, è bene chiarirlo subito, può essere tranquillamente giocato anche senza conoscere il precedente capitolo, trattandosi di una storia a sé stante ed auto-concludente. Tuttavia per chi invece è già un fan della serie alcuni cameo ed alcuni riferimenti, nonché alcune meccaniche di gioco mutuate dal primo capitolo, aiuteranno ad immergersi con maggiore facilità ed immediatezza nel mondo di gioco. In ogni caso ad inizio avventura sarà possibile attivare una modalità no-spoiler, per coloro che volessero preservarsi il piacere di giocare la prima avventura in un secondo momento.
La trama di NI parte con un evento quanto mai bizzarro ed inquietante, ossia il ritrovamento della metà sinistra di un corpo umano, tagliato con estrema precisione lungo l’asse verticale e senza il minimo segno di decomposizione, congelamento o altro indizio di sorta. Dopo poco si scoprirà che quella rinvenuta è la seconda metà del corpo di una malcapitata vittima uccisa sei anni prima dal serial killer Half Body, caso che verrà affidato ad una unità investigativa speciale, la ABIS (Advanced Brain Investigation Squad). Da questo momento saremo incaricati di seguire le indagini lungo due archi narrativi, ognuno nei panni di un differente personaggio di riferimento: il primo filone della storia si svolge nel mondo attuale, nei panni della detective Mizuki Okiura (vecchia conoscenza risalente al primo capitolo della serie); il secondo binario narrativo è invece ambientato 6 anni prima, all’epoca del rinvenimento della metà destra della vittima, nei panni del detective Ryuki Kuruto.
Entrambi i detective sono coadiuvati da due Intelligenze Artificiali Avanzate (AI Ball) che sono alloggiate all’interno della cavità oculare dei due personaggi (!), collegate cerebralmente con i detective e che visualizzeremo in forma umanoide nello spazio digitale. Come lecito aspettarsi quello che abbiamo fra le mani è un gioco nel quale la componente narrativa è davvero preponderante e fondamentale ai fini dell’avanzamento dell’avventura, tuttavia, vuoi per la qualità della scrittura, vuoi per alcune scelte azzeccate nella presentazione a schermo, seguire la storia non risulta per nulla pesante. Per svolgere le indagini dovremo ascoltare attentamente tutto quello che gli indiziati hanno da dire, interpretarlo e farne tesoro. Inoltre il cast dei personaggi si amalgama bene e ogni character può vantare una buona personalizzazione ed un comportamento piuttosto coerente e riconoscibile.