Quale data migliore se non un venerdì 17 per lanciare un nuovo horror? Dev’essere stato questo il ragionamento azzeccato fatto in Wildsphere, piccolo studio di sviluppo spagnolo, che ha appunto deciso di lanciare nel weekend appena trascorso la sua ultima fatica, Oxide Room 104, horror nel quale il sangue scorre a fiumi e gli smembramenti vengono eseguiti con un notevole set di strumenti. Non sorprenda dunque, vista l’ambientazione e le tematiche trattate, che questo titolo sia stato rilasciato con un promettente e del tutto meritato PEGI 18. Atmosfere ansiogene, mutilazioni e tanto sangue sono uno dei tratti distintivi di questo horror disturbante nel quale il nostro compito sostanzialmente sarà quello di fuggire dal Night Soul Motel e di risolvere il mistero che si cela in esso.
Un breve filmato introduttivo ci spiega che Matt, il protagonista, è un mago dei computer ed è immischiato in qualche losco traffico inerente le criptovalute insieme ad un socio altrettanto poco raccomandabile. Il rendez-vous dell’ultimo colpo si dovrebbe svolgere appunto nel Motel ma qualcosa è andato terribilmente storto nell’affare, come annunciato da un SMS sul cellulare di Matt, che purtroppo il malcapitato protagonista non riuscirà a leggere mai. Aggredito appena messo piede nel Motel Matt si risveglia in un vero e proprio incubo che ricorda la scena iniziale del film Saw L’enigmista, legato mani e piedi ad una vasca da bagno piena sangue ed in balia di un pazzo in tuta arancione armato di sega.
Da qui in poi il compito di Matt sarà quello di risolvere, stanza dopo stanza, il mistero del Night Soul Motel, salvando la pelle e mettendosi al riparo dalle entità mostruose che popolano la fatiscente struttura. Oxide Room 104 è un escape room con elementi survival che fa dell’ambientazione e dell’atmosfera uno dei suoi elementi di maggior pregio. In ogni stanza dovremo risolvere una serie di puzzle ambientali o di rompicapo al fine di ottenere gli elementi necessari per accedere alla stanza successiva e così via, fino alla tanto agognata uscita dal Motel. La narrazione è affidata al classico espediente del diario di un precedente abitante del Motel, le cui memorie vengono ritrovate qua e là sparse sotto forma di fogli strappati o piccole note. L’esplorazione delle singole stanze può svolgersi con calma solo relativa dato che in qualsiasi momento potremmo essere attaccati da uno dei tanti mostri che infestano il Motel, aumentando il senso di ansia e claustrofobia che il gioco riesce ottimamente a trasmettere nel giocare. Purtroppo però il sistema di puntamento degli oggetti con cui interagire e dei mostri da colpire non è esente da difetti, risultando piuttosto brusco e impreciso da gestire. Inoltre molti degli oggetti interattivi, non essendo in alcun modo evidenziati agli occhi del giocatore, rischiano di passare inosservati.