Il canovaccio narrativo è piuttosto semplice e vede la coppia di guerrieri cimentarsi nell’ascesa verso la cima di una torre, liberando un piano dopo l’altro dall’orda di nemici che lo popolano. Ogni piano viene generato in maniera casuale ad ogni run del gioco ed è tematizzato in modo differente, ponendoci di fronte ad una serie di eventi o location variabili. Su ogni piano della torre infatti non incontreremo solo nemici pronti a farci la pelle ma anche falò dove rifocillarci, negozi dove comprare nuove skills o nuove armi, eventi casuali in grado di infliggerci un danno o aumentarci i punti vita. Un ulteriore livello di strategia è dato appunto dal momento in cui decideremo di accrescere le nostre abilità o di spendere i nostri punti esperienza, dato che l’accesso alle botteghe interne alla torre è one shot. Anticipare di troppo l’ingresso in una bottega alla ricerca di una nuova arma o di nuove skills potrebbe infatti essere una scommessa avventata qualora il nostro borsellino non fosse sufficientemente pieno.
Ogni personaggio ha inoltre 8 slot da assegnare ai “privilegi”, ossia dei bonus speciali che vengono messi a disposizione ogni volta che liberiamo una camera del castello. Questi bonus variano da un semplice aumento della potenza di attacco o di difesa, a tattiche combo attuate da entrambi i personaggi fino alla fondamentale possibilità di contrattacco automatico. Il gioco è strutturato con un livello di difficoltà piuttosto alto che richiede una abbondante dose di grinding per consentire l’avanzamento al livello successivo della torre. Oltretutto ogni morte in gioco è definitiva e si dovrà ricominciare da capo l’esplorazione del livello, con un reset delle abilità guadagnate. A onor del vero il gioco da questo punto di vista è strutturato davvero bene, lasciandoci sempre con la voglia di riprovarci e limitando al minimo una normale sensazione di frustrazione.
Il comparto grafico e audio fanno il loro dovere senza particolari picchi di qualità, accompagnando l’avventura piacevolmente ma senza lasciare il segno. I comandi soprattutto nelle fasi più frenetiche del gioco, e con molti personaggi sulla scacchiera, non sono sufficientemente sensibili o interpretabili. Questo da una parte può essere per la frenesia di completare l’azione entro lo scadere del timer, ma d’altra parte lasciandoci con la sensazione che alcune imprecisioni siano dovute al setting dei comandi stesso, lasciandoci a volte ad effettuare un attacco nel vuoto anziché orientato correttamente verso il nostro nemico.
La recensione
Con una certa sorpresa questo Guild of Ascension è arrivato senza troppo clamore e ci ha conquistato in breve tempo, un livello dopo l'altro. Un mix di generi piuttosto particolare ma ben riuscito ed una curva di difficoltà piuttosto ripida ma mai frustrante. Sebbene sia migliorabile dal punto di vista dei controlli e non sia memorabile dal punto di vista grafico, Guild of Ascension è il gioco perfetto per intrattenerci diverse ore anche e soprattutto per una partita al volo nei ritagli di tempo.