Trattandosi di una storia in linea di massima ispirata ad un vissuto reale non verremo posti di fronte a bivi narrativi di alcun genere. Potremo, in determinate circostanze, scegliere le risposte da dare nel corso di chat telefoniche con altri personaggi del gioco (ex fidanzati o potenziali avventure occasionali scovate sul social network Splinter), senza tuttavia avere alcun impatto sulla storia. Ad esempio nel primo capitolo del gioco ci verrà chiesto se vogliamo partecipare o meno ad una festa ma, sia rispondendo positivamente che negativamente, verremo condotti al party senza poter in alcun modo influenzare questa decisione.
L’elemento più distintivo di questa produzione è senza dubbio lo stile grafico inconfondibile, un disegno a mano in bianco e nero volutamente grottesco, strambo, eccessivo, con personaggi che non fanno nulla per nascondere tutte le loro debolezze e brutture sia interiori che estetiche. In qualcosa il character design finisce per ricordare i due maleducati protagonisti di Beavis and Butt-head, la serie cult anni ’90 in onda su MTV. La scelta di questo stile visivo così particolare rende Stilstand molto riconoscibile ed è una scelta in linea con quello che è il mood della storia e del gioco in generale. Il design spesso imperfetto ed il tratto a volte un po’ caotico, quasi casuale, l’uso abbondante del nero, rendono bene l’idea di quello che è lo stato d’animo che muove il personaggio principale, il suo caos, i suoi dubbi, la sua ansia. Tuttavia questa scelta, pur comprensibile e coerente, non scende a compromessi col videogiocatore e potrebbe risultare indigesta a molti. Il gioco, o meglio la lettura, si completa in circa un’ora, lasciando quindi senza la possibilità di un reale approfondimento delle dinamiche e delle caratteristiche dei personaggi, aspetto che invece ci saremmo aspettati data la natura di questo titolo.
La recensione
Stilstand è una visual novel interattiva che ha parecchia personalità ed alla quale non manca il coraggio di provare a percorrere vie inusuali. Tuttavia quelle che sono le sue caratteristiche principali sono sia la sua forza che la sua debolezza. Se uniamo infatti un gameplay volutamente risicato all’osso, un design così particolare ed una longevità minima è abbastanza plausibile immaginare che la platea di giocatori, target di Stilstand, sia un po’ limitata.