Tuttavia, questi potenziamenti hanno un costo, quindi si dovranno necessariamente fare delle scelte in base anche a quanto denaro – in questo caso rappresentato dai frammenti di anima ottenuti dai nemici sconfitti – avremo a nostra disposizione. Per guadagnarne di più, basterà creare delle catene nell’uccisione di mostri, combo che ovviamente saranno a tempo, come indicato nella barra focus che possiamo trovare in cima allo schermo: questa continua ansia di dover compiere la prossima mossa potrebbe non essere apprezzato da chi invece vorrebbe analizzare la situazione con più attenzione, anche se c’è da dire che anche nelle partite a scacchi è presente un limite di tempo per i giocatori. Ciononostante, preparatevi a compiere delle scelte impulsive dettate semplicemente dalla fretta, che molto spesso possono anche causare la nostra sconfitta.
Ecco che quindi ci ritroviamo nuovamente al piano più basso della torre da scalare da capo. come in ogni roguelite, tuttavia, parte dei progressi ottenuti nel tentativo precedente sarà parzialmente conservata, ovvero i potenziamenti delle abilità appena ottenuti. La durata di ogni run è molto variabile a seconda del piano che raggiungiamo e dalla velocità con cui prendiamo le nostre scelte, ma generalmente si aggirano intorno i 30-45 minuti, una durata perfetta per spingerci a dire “dai, ne faccio ancora una”. Probabilmente incontrerete dei momenti di stallo durante i quali vi sembrerà di essere bloccati e non riuscire a superare un determinato piano: la difficoltà, infatti, è tarata abbastanza verso l’alto, soprattutto in certi livelli pieni zeppi di mostri che spesso si rivelano molto complessi da superare senza un adeguato equipaggiamento e un pizzico di fortuna, magari sfruttando le peculiarità dell’arena in cui ci troviamo, come getti di fuoco o nastri trasportatori. L’inconveniente di dover ricominciare sempre da capo è che alla lunga potrebbe percepirsi un po’ di ripetitività, soprattutto nel dover ogni volta sconfiggere sempre gli stessi boss che ci attendono alla fine di ogni reame: tutti molto belli e ben pensati, ma dopo che mi ritrovo a doverli affrontare per la trentesima volta, un po’ mi passa la voglia.
Dal punto di vista estetico, invece, il gioco risulta molto piacevole grazie al suo stile retrò a base pixel un po’ à la Shovel Knight, anche se in realtà i rimandi più evidenti sono invece a Hollow Knight, sia per il design del protagonista, sia per il concetto di anima persa che cerca redenzione. Quello che invece convince di meno sono alcune sviste dal punto di vista tecnico: mi sono reso conto che, dopo un po’ di tempo che giocavo, gli sviluppatori avessero fatto qualche modifica minima che andava a limare alcuni elementi di gioco. Tuttavia, nello stesso momento sono apparsi anche alcuni bug che non avevo mai incontrato in precedenza, come delle schermate di freeze che mi hanno costretto ad abbandonare forzatamente la partita oppure che causassero la chiusura del software. Mi è capitato poi che al termine di certe run non venissero mantenuti del tutto i potenziamenti ottenuti nel tentativo precedente, andando a minare la fondamentale componente roguelite. Infine, dopo aver superato l’ultimo piano della torre, viene apparentemente sbloccata una modalità difficile: dico “apparentemente” perché, nonostante abbia cercato nei vari menu del gioco, non sono riuscito a trovare un modo di attivarla.
La recensione
Evertried propone meccaniche di gioco non del tutto inedite, ma riarrangiate in maniera originale. Il risultato è un misto di strategia, puzzle e azione che ben si adatta a un roguelite. Nonostante alcuni bug (che speriamo possano essere eliminati con aggiornamenti futuri) e un livello di difficoltà per nulla banale, sarà impossibile non voler tentare immediatamente di nuovo la scalata.
Molto interessante..!