Le altre componenti ludiche ricalcano in maniera più pedissequa la struttura già affrontata nel corso delle svariate ore di gioco dell’avventura base, con pochissime variazioni sul tema. Trattasi per lo più di combattimenti (a volte corpo a corpo, ma prevalentemente shooter), con armamentari ed equipaggiamenti già utilizzati e lungo un level design discreto e nulla più. Questo nonostante l’ispirazione del DLC sia piuttosto affascinante, per quanto concerne le location aggiuntive pensate per la nuova fase della storia: il tutto, infatti, si svolge su isole fluttuanti nel cielo, collegate tra loro in vari modi, richiamando alla mente le ispirate ambientazioni di Bioshock: Infinite. Va però sottolineato come tale parallelo finisca più per danneggiare The Outer Worlds, piuttosto che “elevarlo”. Se, infatti, il titolo di Levine ha saputo settare nuovi standard per l’industria tutta in termini di cura del dettaglio, direzione artistica e look generale, non possiamo dire altrettanto di questo DLC, dove stilisticamente il gioco paga pegno al titolo Irrational Game. Senza contare come anche il puro level design non riesca ad offrire particolari slanci di interesse o novità, per quanto riguarda l’interazione ludica ambientale.
Il versante tecnico conferma da canto suo i progressi compiuti da Virtuos nell’aggiornare il gioco rispetto alla problematica versione del lancio; ulteriormente facilitato dalla conformazione più spezzettata del mondo rappresentato nel DLC, il team riesce a offrire un discreto colpo d’occhio per quanto concerne le ambientazioni e alcuni dei modelli poligonali, migliorando leggermente la visione d’insieme, che risulta a tratti meno impastata e approssimativa. Anche il frame rate, seppur non particolarmente fluido, ha ormai superato le drastiche problematiche di buffering del passato, offrendo un’esperienza di gioco sufficiente. Il sistema di controllo, a sua volta, si conferma più che godibile, soprattutto mischiando giroscopi e doppie leve analogiche per la gestione di mira e telecamera, ma attenzione: è altamente raccomandato un passaggio (a nostro giudizio obbligato) nella schermata di menu delle opzioni. I parametri di base, infatti, non vi trasmetteranno affatto una sensazione né di controllo, né di fluidità, ma ritoccando sensibilità e rapidità di spostamento dei due assi tramite sensori di movimento e leve, la miglioria è più che evidente.
La recensione
Una variazione a tinte gialle sulla colonia di Alcione introduce alcune novità poco riuscite, su una struttura lineare, i cui guizzi si basano soprattutto sull'ottima sceneggiatura scritta da Obsidian, per dare vita a situazioni e personaggi ironici e pungenti.
