Il canovaccio narrativo seguito da Baldo è piuttosto classico ma comunque ben esposto e piuttosto coinvolgente. La storia ruota intorno al giovane eroe che inconsapevolmente e suo malgrado si ritrova ad essere l’eletto in grado di salvare il mondo. Nei sotterranei della terra di Rodia i Gufi Guardiani sono riusciti, secoli fa, ad intrappolare una terribile creatura in grado di scatenare il chaos. La profezia narra che tale creatura sarà però destinata a risvegliarsi alla nascita di un particolare bambino che, guarda caso, si rivelerà essere proprio il nostro Baldo. Il gioco si presenta come un classico Action RPG “vecchia scuola”, come era d’altra parte lecito aspettarsi vista la libera ispirazione al mondo dei primi The Legend of Zelda, dei quali i fan della serie troveranno sparsi qua e la elementi facilmente riconoscibili.
Sin dal primo avvio del gioco due cose saranno immediatamente e chiaramente percepibili come precise scelte del team di sviluppo: il mondo di riferimento che ha influenzato la cifra stilistica e il gameplay senza fronzoli, quasi rétro. Per quanto riguarda le scelte di design, dai character alle ambientazioni, siamo di fronte ad un lavoro davvero sublime, con uno stile coerente e riconoscibile che attinge a piene mani dalle opere partorite dallo Studio Ghibli e dalla geniale mente del suo fondatore Hayao Miyazaki. Per chi conosce capolavori come La città incantata, Il castello errante di Howl e tanti altri sarà un gioco nel gioco andare a pescare le citazioni disseminate più o meno velatamente all’interno del gioco. È bene però precisare che quella che si respira non è una pedissequa ricerca del citazionismo ma una interpretazione fatta propria di un universo di riferimento, quasi una dichiarazione d’amore nei confronti di queste opere. La sensazione resa al giocatore è comunque quella di entrare in un mondo conosciuto, confortevole, sognante.
Titolo molto atteso prima dell’uscita e controverso dopo la sua uscita, soprattutto a causa di un comparto tecnico molto buggato. Molto interessante quindi leggere l’esperienza di gioco post-patch, grazie Muk! Che dire? Mi piace quando il panorama indie ci prova, a uscire da certi schemi e stilemi. Soprattutto con questa grande ispirazione artistica!
Sì, questa recensione mi è stata molto utile per capire che qualcosa di buono c’è, ma che comunque preferisco aspettare ancora un po’ di tempo, sperando in una versione più pulita.
Stilisticamente, rimane comunque bellissimo! (Oltre ad avermi fatto ricordare che questa settimana esce pure il seguito di Ni No Kuni su Switch *o*)