Il primo elemento di interazione con la conformazione del livello è rappresentato da alcune torrette sparse per il livello, capaci di ruotare il quadro, variando conseguentemente la direzione della forza di gravità. Raggiunti questi piccoli ma importanti monoliti magici, tramite i tasti dorsali potremo operare la rotazione ed osservarne le conseguenze, tra le quali ovviamente un nuovo posizionamento del protagonista rispetto al resto della conformazione del livello stesso. Il secondo “potere” del nostro avatar è incarnato da una lanterna fatata, grazie alla quale potremo interagire con alcuni dei blocchi che compongono la mappa di gioco, spostandoli per farli emergere maggiormente, o al contrario rientrare verso il bordo esterno dell’area di gioco. In questo modo sarà possibile creare dei percorsi di spostamento per il personaggio, che camminando su questi blocchi, o arrampicandosi e lasciandosi cadere su o da essi, potrà cercare di raggiungere il suo obiettivo. Obiettivo che è sempre rappresentato dal portale, cui bisogna arrivare per raggiungere il livello successivo, ma senza dimenticare la possibilità di elementi intermedi da raccogliere all’interno del quadro, prima di utilizzare il passaggio e concludere la specifica mappa.
Il versante visivo è molto semplice, se non scarno o banale. La varietà del colpo d’occhio è sempre limitata, pur aumentando andando avanti nel corso dell’avventura, grazie all’introduzione di colonne di magma, nemici sparsi per il livello e nuovi elementi di rotazione e interazione, restituendo sia a livello grafico che ludico un certo senso di ripetitività. Il lato puramente tecnico è solido nel frame rate, ma davvero minimalista, con pochi elementi a schermo, capaci comunque di risultare piuttosto piatti e privi di grandi effetti particellari, con texture banali e scevri di qualsivoglia quid artistico.
La recensione
Tetragon metterà alla prova tanto il vostro intelletto, quanto la vostra caparbietà: se l'idea al centro del prodotto è buona e ben pensata per la fruizione mordi e fuggi di una Switch in modalità portatile, l'eccessiva ripetitività di fondo e l'insipida direzione stilistica peseranno sull'esperienza di gioco.