Ma non finisce qui: tramite un altro tasto, infatti, sarà possibile anziché richiamare indietro il corpo contundente, proiettare il corpo del nostro avatar verso il boomerang lanciato lontano da noi. Questo aspetto di “spostamento rapido” sarà fondamentale per affrontare sia le fasi “platform”, che condiscono di varietà il passaggio da un’arena di combattimento all’altra ma anche gli spostamenti interni a ciascun livello di scontro, e ha profonde ripercussioni su tutta la struttura di gioco. In sostanza, infatti, in Boomerang X dovremo essere sempre in movimento, sia noi che il nostro fido compagno di attacchi offensivi, cercando di sfruttare al meglio l’estrema mobilità offerta dagli sviluppatori, in un continuo flusso ininterrotto di lanci, richiami, balzi e via discorrendo. Il tutto per gestire orde di nemici sempre più numerose, diversificate e occasionalmente sfidanti. Più per numero che per complessità dei pattern di attacco, spesso quasi inesistenti, ma inevitabilmente continuativi.
Proprio per andare incontro all’estrema frenesia di gioco, il team di programmazione ha pensato all’introduzione di numerosi elementi di personalizzazione dell’esperienza, in particolare legati al sistema di controllo. Sarà possibile infatti gestire secondo i proprio gusti svariati parametri, legati sia alla sensibilità di movimento che all’inversione degli assi, senza ovviamente dimenticare il sistema di giroscopi e leve analogiche, ampliamente adattabili alle proprie abitudini. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la particolare struttura di doppi elementi (braccia, giroscopi, leve analogiche) tende a favorire la capacità di risposta e precisione del pad classico o dei JoyCon uniti dal supporto centrale di Nintendo, alla fruizione a controller separati che tanto caratterizza molte delle produzioni Nintendo. Sul versante tecnico, inoltro, sottolineiamo come la direzione artistica assolutamente particolare aiuti molto la resa grafica del gioco e la leggibilità delle arene, spesso zeppe di elementi e messe sotto sforzo dall’estrema rapidità dell’azione a schermo; al contrario, la fluidità apparentemente fissata attorno ai 30fps penalizza almeno in parte la fruizione, che avrebbe giovato di maggior leggerezza nei movimenti di camera.
La recensione
Boomerang X è un'esperienza da provare; seppur non particolarmente longeva e senza dubbio piuttosto grezza sotto diversi punti di vista, saprà offrirvi una giocabilità davvero originale e non priva di spunti qualitativi tipici di Devolver Digital