Sul versante della giocabilità ci troviamo davanti a un action puro, senza fronzoli, con un sistema di combattimento dove riflessi e abilità dovranno necessariamente raffinarsi, spingendo il fruitore a focalizzare l’attenzione su diversi elementi contemporaneamente, richiedendo tempi di reazione non banali; schivate, parate, studio dei pattern d’attacco avversari, necessità di grande ritmo incessante d’attacco senza però dimenticare l’elemento difensivo. Il tutto cercando la concatenazione di mosse ed azioni offensive, vuoi per la soddisfazione scenografica derivante da essa (una delle migliori in assoluto nella storia del genere di appartenenza), vuoi per l’efficacia dei nostri stessi attacchi. Anche perché la varietà dei nemici e delle situazioni di gioco non mancherà e vi costringerà a non ripetere sempre le stesse mosse tramite una pressione spensierata dei tasti a vostra disposizione, anzi: Ninja Gaiden Sigma è un gioco tecnico e a tratti rasenta la frustrazione, seppur sempre in maniera onesta e diretta.
La conversione operata per Switch del primo episodio è notevole: essendo un gioco che ebbe origine addirittura sulla prima Xbox ovviamente la cosa non stupisce, anche considerando come la remaster in HD girasse piuttosto bene già su PS3. Le capacità tecniche della console ibrida riescono a garantire una buona risoluzione dell’immagine (trattamento che il prodotto merita, per esaltare la sublime direzione artistica che mette in scena sia nemici che paesaggi spettacolari, a metà tra il tamarro e il poetico), nonché un framerate che è parso davvero fluido ed appagante, sia in modalità TV che portatile. Ed è forse proprio “on the go” che la meraviglia è più forte, poiché non capita molto spesso di poter godere di action dalla qualità così elevata lontano dalle mura di casa. L’unico aspetto che forse risente davvero del passare degli anni è la mole poligonale degli ambienti di gioco, ma il colpo d”occhio offerto dal titolo resta di un livello più che apprezzabile.
La recensione
Ninja Gaiden Sigma è un titolo che ha segnato l'industria videoludica ai tempi di Xbox: un livello di sfida estremo e un comparto tecnico d'eccellenza: il lavoro di conversione svolto sul primo episodio rende godibilissima questa esperienza anche a livello portatile, seppur il peso degli anni si faccia sentire adombrando almeno in parte i fasti di un tempo