Say No! More: la recensione

Il gioco che dice NO allo sfruttamento, ma SI' al divertimento.

Come avrete ormai capito, Say No! More è decisamene un gioco sopra le righe, pensato appositamente per far ridere. Ed effettivamente il gioco diverte, grazie ad una trama assurda, dei personaggi uno più bislacco dell’altro e un doppiaggio in inglese espressivo ed esilarante. Fortunatamente, sono anche presenti i sottotitoli in italiano, fondamentali in un gioco così fortemente incentrato sulla narrazione (molto stramba, ma pur sempre una storia è). Anche il gusto anni ’80 (per quanto forse cominci ad essere un po’ inflazionato negli ultimi tempi) funziona perfettamente: estetica, scanzonata colonna sonora e grafica low poly funzionano alla perfezione e conferiscono al tutto un tocco ancora più surreale. Persino il nostro personaggio, completamente personalizzabile per aspetto, vestiario e voce, può pronunciare i suoi “No” in ben 17 lingue.

D’altro canto, il fattore sfida è praticamente nullo e le meccaniche di interazione sono decisamente ridotte, ma il gioco è sempre stato pubblicizzato come tale, quindi chi ci si avvicina probabilmente sa già a cosa va incontro. Può essere classificato quasi come una commedia interattiva, data anche una longevità che si aggira attorno le 2-3 ore: e per fortuna, dato che una lunghezza maggiore non avrebbe fatto altro che allungare il brodo e far perdere di vis comica, lasciando invece spazio ad una ripetitività che viene abbastanza evitata grazie ad una scrittura brillante e a dialoghi spassosi. Dialoghi che in parte potreste anche stroncare sul nascere con un secco NO!, salvo però perdere scambi di battute spesso davvero divertenti.

Ciò detto, mi sarebbe piaciuto che gli sviluppatori avessero introdotto qualche dinamica in più: ad esempio, immaginare che alcuni tipi di “no” fossero più efficaci con determinate persone, distinzione che invece non sembra essere presente. Lo stesso per le nostre reazioni di beffa: a parte un paio di casi, per il resto una vale l’altra. Anzi, in certi casi sono persino del tutto superflue, visto che l’unica utilità pratica è quella di caricare l’indicatore per delle risposte più categoriche, quando in realtà il loro effetto è identico (se si esclude la semi-esplosione annessa del tutto superflua). Oppure, una barra indica l’intervallo a nostra disposizione per reagire, come in una sorta di QTE (senza però problemi di riflessi felini): possiamo far scadere il tempo senza avere ripercussioni. Ci sono alcune occasioni, solitamente evidenziate da uno sfondo dei dialoghi in rosa, durante le quali siamo incoraggiati a pensar bene se voler davvero rispondere di No, innescando magari una mini-scena extra, ma sono dettagli minimi e del tutto opzionali.

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La recensione

6.5 Il voto

Perfetta valvola di sfogo per riprenderci una rivincita (almeno virtualmente), "Say No! More" offre un gameplay fin troppo semplicistico. Se però consideriamo la scrittura frizzante che ironizza sul sistema capitalistico e promuove un ambiente di lavoro salutare, è assolutamente un SI'!

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