Marzo: tanti auguri alle console Nintendo

Marzo 2011: viene lanciato il 3DS; marzo 2017: è tempo di Switch - tanti auguri a entrambe le console più recenti della casa di Kyoto

E’ l’ormai lontano marzo 2011 quando noi europei possiamo finalmente mettere le mani sul Nintendo 3DS, all’epoca grande meraviglia del gaming portatile, in arrivo dalla casa di Kyoto con tutti i favori del caso: successore della console di maggior successo di sempre per l’azienda nipponica, portatrice di tutti quei valori touch tanto in voga e arricchita da un fantasmagorico effetto di 3D stereoscopico senza occhiali. Infatti, oltre alle mani, non vedevamo tutti l’ora di metterci sopra soprattutto gli occhi, e le prime sensazioni non furono altro che di entusiastica meraviglia. Una console compatta, dal design senza dubbio più curato del precursore e ricca di un inedito e inusuale sostegno da tante terze parti, anche occidentali. Un futuro roseo, poi parzialmente disatteso proprio nella prima parte del ciclo vitale, con tanto di taglio di prezzo repentino, capace però di riassestare il destino del prodotto. Prodotto che nell’arco del suo ciclo vitale ha visto arrivare diversi modelli (dall’XL passando addirittura per il 2DS, che andava a eliminare proprio il 3D stereoscopico, migliorato invece nel modello “New”) e, soprattutto, giochi: dai punti fermi come Mario e Zelda, a un ottimo episodio di Resident Evil in esclusiva temporale, a vagonate di JRPG, senza dimenticare gli esperimenti più amati, come Kid Icarus Uprising. Una console che ha lasciato il segno, ma che a un certo punto ha lasciato anche il passo.

Nintendo 3DS Family | Nintendo

Arriviamo infatti al marzo 2017: nei negozi e nelle case di milioni di persone arriva Nintendo Switch. Una vera e propria rivoluzione, un momento di rottura molto forte con tutto quello che ha rappresentato Nintendo negli anni precedenti, allontanandosi non soltanto come naming, ma anche e soprattuto come concept dalla filosofia che da sempre vedeva una netta separazione tra mondo portatile e mondo home console, sia sotto il versante software che hardware. La prima console ibrida, capace di funzionare sia collegata allo schermo TV che in giro (per casa o in città), grazie a una concezione flessibile, sul versante della costruzione e delle possibilità di fruizione, tra dock station e JoyCon separabili. Ma anche o soprattutto per quello che concerne la libreria di giochi, per la prima volta capaci di annullare la separazione tra due prodotti coesistenti sul mercato, incentrando gli sforzi di produzione e sostegno su un unico hardware. Ed ecco così che accanto allo Zelda più ambizioso di sempre troviamo anche i capitoli principali di Pokémon, per soddisfare davvero i gusti di tutti gli appassionati di nuova e vecchia data. Una console che all’inizio ha faticato ad attrarre le terze parti (ad esclusione di NIS, Square-Enix e Koei-Tecmo), complici le difficoltà della generazione precedente, soprattutto in ambito Wii U, ma che col passare del tempo sta diventando ricettacolo non soltanto di tutte le produzioni first party e di un’ampia fetta del mondo indipendente, ma anche di inaspettati progetti di stampo occidentale, come hanno ampiamente dimostrato CD Project o (in particolare) Bethesda e Take2. Console pronta ora a ingranare ulteriormente, grazie al tardivo ma massiccio supporto in arrivo anche da Capcom.

Nintendo Switch Lite vs. Switch: quale scelgo?

Un augurio di buon compleanno quindi a entrambe le console di Nintendo che hanno saputo segnare, ciascuna con le proprie caratteristiche, centinaia di ore di puro divertimento nell’arco dell’ultimo decennio. Un piccolo momento di riflessione, con il quale vogliamo però proiettarci con ancora maggior entusiasmo verso il futuro: di grandi giochi, capaci di emozionarci e intrattenerci, non ne abbiamo mai abbastanza!

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Commenti 3

  1. Gr3gory says:

    Lunga vita alla Nintendo! 🙂

  2. Serpex says:

    Auguri a queste grandi console. Il 3ds l’ho usato tantissimo, e la switch mi ha fatto tornare voglia di rimettere mano a generi che avevo un po’ abbandonato, oltre ad avermi fatto tornare a giocare sulla tv.

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